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Il Makeup non ripaga? Scopri tutta la verità sul lavoro del Make-Up Artist (e perché è molto più di un pennello e un rossetto!)
Il Makeup non ripaga! Sveliamo i retroscena del lavoro di un Make-Up Artist e tutti i pregiudizi dietro questo lavoro
Siamo onesti riguardo il Makeup: quante volte ti sei sentito dire “truccare non è un vero lavoro”? O magari sei un genitore preoccupato che, dopo anni di scuola, si sente dire da tua figlia o tuo figlio: “Voglio fare il make-up artist”.
E lì parte il panico.
Ma davvero si può vivere di trucco? E non è un mondo già saturo? Quanto si guadagna? Serve per forza una scuola? È solo una moda passeggera?
Bene. Prendi fiato, rilassati e continua a leggere: in questo articolo sfatiamo i miti, smontiamo i pregiudizi e ti portiamo dietro le quinte del lavoro di un MUA (Make-Up Artist). Con tanto di numeri, esempi e qualche verità un po’ scomoda (ma necessaria!).
Il Makeup e il suo primo mito da sfatare: “Truccare non è un lavoro vero”
Spoiler: non è solo un lavoro vero, è anche uno dei mestieri creativi più richiesti in settori come:
- Moda
- Spettacolo
- Televisione
- Cinema
- Eventi
- Wedding
- Retail & Beauty store
Serve talento? Sì. Ma serve soprattutto formazione, pratica, dedizione e tanto, tantissimo spirito di sacrificio.

Cosa fa davvero un Make-Up Artist?
Chi pensa che fare il make-up artist sia solo stendere un fondotinta e via, probabilmente non ha mai visto un backstage di una sfilata o un set cinematografico.
Un MUA:
- Studia le luci e i colori
- Lavora su pelli e visi diversi ogni giorno
- Conosce la storia del trucco e le tendenze del momento
- Coordina tempi e ritmi con fotografi, registi, stilisti
- Tiene puliti e igienizzati tutti i suoi strumenti (spoiler: non è opzionale)
- Sa ascoltare, interpretare, valorizzare
- Sa lavorare in condizioni di stress e in tempi strettissimi
E soprattutto… deve continuare a formarsi per tutta la carriera.
Il duro cammino della gavetta: mica solo tutorial!
Chi pensa di diventare famoso grazie a due tutorial su TikTok o Instagram dovrebbe sapere che:
Dietro ogni make-up artist di successo, ci sono ore infinite di pratica, shooting gratuiti, sveglie alle 5 del mattino, borse piene di pennelli pesantissime e tanta, tantissima pazienza.
La gavetta è reale. Si parte spesso truccando amiche, partecipando a progetti non retribuiti, collaborando con fotografi emergenti o parrucchieri in saloni locali. Si lavora nei weekend, durante le feste, quando gli altri fanno aperitivo. Ma ogni occasione è un mattoncino in più.
Ed è così che si cresce.
Il Makeup che non paga: ecco i pregiudizi più comuni (e quanto fanno male)
“Ah, quindi fai la truccatrice? Ma non hai studiato?”
Sì, ho studiato. E continuo a studiare. Lavoro con anatomia del viso, dermatologia, storia dell’arte, colore, psicologia del cliente. Tutto mentre impugno un eyeliner.
“È solo un lavoro da donne”
Falso. I make-up artist più famosi al mondo sono uomini e la professione è sempre più inclusiva.
“Non guadagnerai mai abbastanza per viverci”
Vediamo un po’ di numeri nel prossimo paragrafo!
Quanto guadagna un Make-Up Artist?

Il guadagno dipende molto da:
- Esperienza
- Settore (moda, cinema, retail, wedding…)
- Città
- Network
- Portfolio
Indicativamente:
- MUA alle prime armi: 500 – 1.000 € al mese
- MUA con qualche anno di esperienza: 1.200 – 2.000 € al mese
- MUA freelance in eventi o matrimoni: anche 400 € a servizio
- Top MUA nel mondo moda/spettacolo: oltre 4.000 € al mese
Una truccatrice specializzata in sposa, in alta stagione, può guadagnare anche 2.000 € in un weekend!
Ma come in ogni carriera freelance o artistica, serve costanza, strategia e tanta professionalità.
Quanti sbocchi ha un Make-Up Artist dopo un’accademia?
Tanti più di quelli che immagini:
- Truccatore freelance per eventi, spose, servizi fotografici
- Make-up artist in beauty store o brand cosmetici (con possibilità di crescita)
- Assistente in backstage di moda, tv, teatro o cinema
- Formatore o docente
- Content creator o influencer (con solide basi tecniche)
- Consulente immagine
- Specialista in effetti speciali o trucco teatrale
Chi esce da un’accademia seria ha un profilo professionale molto più ricco di quanto si creda.
Serve davvero una scuola di make-up?
Sì. Se vuoi farlo davvero.
Una accademia di trucco ti dà:
- Tecniche avanzate (non solo base e sfumatura)
- Cultura visiva e storica del make-up
- Docenti con esperienza nel settore reale
- Occasioni di stage, progetti, collaborazioni
- Un primo vero portfolio professionale
- Una rete di contatti e opportunità
L’Accademia Stefano Anselmo a Milano: dove inizia tutto
Fondata da uno dei maestri del make-up italiano, l’Accademia Stefano Anselmo è un punto di riferimento per chi vuole diventare truccatore professionista.
Con oltre 55 anni di esperienza nella formazione, offre corsi annuali altamente specializzati, con partenza ogni ottobre.
Cosa offre l’accademia:
- Percorso professionale completo in 1 anno
- Lezioni con docenti attivi nel mondo del make-up
- Progetti reali, shooting, backstage, incontri con aziende
- Laboratori pratici ogni settimana
- Orientamento al lavoro
📍 Siamo a Milano, nel cuore della città più creativa e dinamica d’Italia.
📅 I corsi annuali partono a ottobre: se stai pensando di trasformare la tua passione in professione, questo è il momento!
E allora, il makeup ripaga?
La verità? Ripaga, se ci credi davvero.
Ripaga in soddisfazioni, in creatività, in possibilità. Ma serve impegno, costanza, umiltà. Non basta amare il trucco: bisogna studiare, lavorare duro e mettersi in gioco ogni giorno.
Se stai finendo le scuole o hai appena dato la maturità, e senti che il make-up è la tua strada, non lasciare che siano i pregiudizi a fermarti.
E se sei un genitore, sappi che il make-up artist è una professione vera, con sbocchi reali e percorsi strutturati.
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