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Studiare Trucco a Milano: l’esperienza di chi l’ha fatto specializzarti in makeup
Per diventare un truccatore professionista qual è il corso giusto? Lo abbiamo chiesto ad una studentessa che ha scelto di Studiare Trucco in Accademia a Milano
Sei appassionato di trucco e desideri trasformare questa passione in una carriera gratificante?
Per chi riesce a venire a studiare trucco a Milano, ha la possibilità di immergersi in un mondo incredibile. Parliamo di creatività, bellezza e opportunità professionali senza eguali. Abbiamo chiesto a Veronica Addobbato, studentessa di Accademia Stefano Anselmo, di raccontarci com’è stato studiare trucchi. Un’intervista che parla della vivace città di Milano, scoprendo i vantaggi e le opportunità che si presentano ai partecipanti di corsi di trucco nella zona.
Il trucco è molto più di semplici pennelli e colori. È un’arte che può trasformare e valorizzare i volti delle persone, esprimere emozioni e raccontare storie. Perciò, è fondamentale ricevere una formazione adeguata e professionale per sviluppare le competenze e le capacità necessarie per avere successo in questo campo competitivo.
Nel contesto della moda e dell’intrattenimento, Milano si distingue come una delle capitali mondiali del trucco e della bellezza. Non solo offre un ambiente creativo e ispiratore, ma è anche sede di scuole di trucco di prestigio. Qui aspiranti truccatori possono apprendere le tecniche più avanzate e all’avanguardia.
Durante il percorso formativo, è essenziale acquisire le competenze di base del trucco. Ciò vale sia per coloro che aspirano a diventare make-up artist professionisti, sia per coloro che vogliono migliorare la propria abilità personale nel truccarsi. Corsi di trucco base, come anche programmi di formazione più approfonditi, offrono una vasta gamma di conoscenze. Le competenze spaziano dalle basi del trucco giornaliero alle tecniche per sfilate di moda e produzioni cinematografiche.
Se desideri conoscere le storie di chi ha scelto di studiare trucco nella capitale della moda italiana, continua a leggere! Scoprirai di come i corsi di trucco a Milano stanno plasmando la carriera di aspiranti make-up artist, ispirando la creatività e aprendo le porte a un futuro luminoso nel mondo della bellezza.
Ecco l’intervista a cuore aperto di Veronica, aspirante MUA di successo appena diplomata in Accademia Stefano Anselmo.
Quali sono stati i momenti più difficili e quali i più gratificanti del corso di make up artist?
I momenti più gratificanti sono stati dati sicuramente dalla soddisfazione di un lavoro finito ben riuscito: la parte più bella è leggere la gioia e l’emozione della persona truccata che si sente a suo agio in una versione migliore di se stessa. Il trucco è nato per farci stare bene e sta nella bravura del truccatore declinare tecniche e usi dei prodotti in modo tale da ottenere il miglior risultato possibile su quella persona specifica. La parte difficile a volte è proprio questa, saper individuare le giuste metodiche e applicarle nel modo corretto.
Qual è il tuo sogno nel cassetto e dove ti piacerebbe lavorare?
Ho molti sogni nel cassetto. Mi piace molto ‘sognare’ e ciò mi porta ad avere grandi aspirazioni, pretendendo molte volte più del dovuto da me stessa. Sarebbe fantastico poter creare una linea di cosmetici o aprire uno studio privato. Qui potrei attuare delle vere e proprie trasformazioni, con il costante scopo di riuscire a soddisfare le esigenze del cliente e renderlo felice. Parlando realisticamente sarebbe bello innanzitutto trasmettere questa passione al prossimo. Vorrei andare ad ‘educare’ sul mondo del make up, oppure dare il proprio contributo in sfilate ed eventi o ancora lavorare per un brand. Lo scopo finale è sempre garantire soddisfazione e felicità del cliente.
Cosa pensi di aver imparato di più?
Essendo sempre stata curiosa e in stretto contatto con il mondo del make-up sin da piccina, molte metodiche, tipi di make up e tecniche non mi erano del tutto nuovi. La cosa più bella è stata scoprire tutte le sfaccettature di questo mondo o magari aspetti che si danno per scontato. Possiamo osservare che tutto ciò che viene considerato mediamente nuovo o moderno non è altro che una rielaborazione di ciò che è stato fatto nel passato.
E poi cos’altro hai acquisito maggiormente?
Curioso è stato anche scoprire che in realtà un solo prodotto può avere molte più modalità d’uso di quanto può sembrare. Sta sempre nella bravura del truccatore saper declinare gli usi a seconda delle esigenze. Il truccatore poi viene considerato anche per il suo ‘occhio’ preciso, motivo per cui viene un po’ considerato un tuttofare. Dal trucco, alla post-produzione di una foto, passando per acconciature e pieghe sino a saper suggerire cambi opportuni lì dove si può perfezionare un abbinamento (importantissima la comunicazione tra stylist e truccatore). In ogni caso è stato necessario imparare il giusto modo di esecuzione delle tecniche in modo professionale, allontanandoci da tutto ciò che ci ‘insegna’ il mondo dei social.
Quali sono state le abilità più importanti che hai acquisito durante questo percorso?
La simmetria è un’abilità importantissima e molto difficile da assimilare, serve infatti molta pratica per poterla applicare al meglio. Fondamentale anche l’osservazione per studiare e analizzare il volto e la persona, eseguendo dei miglioramenti lì dove sono necessari: il maquillage non può essere applicato su tutti allo stesso modo ma va declinato a seconda di esigenze e necessità.
Perché hai scelto di studiare in un’accademia di trucco per diventare mua professionista?
Il make up è sempre stata una delle mie più grandi passioni, e come diceva un saggio il segreto del successo è fare della propria passione il proprio lavoro. E’ da sempre stato un mio sogno far star bene le persone e stare a contatto con i cosmetici; considerando poi che il lavoro occupa una percentuale importante nella vita di ognuno di noi, è fondamentale secondo me scegliere un lavoro che ci faccia svegliare felici e vogliosi di intraprendere una nuova giornata lavorativa, curiosi di imparare sempre qualcosa di nuovo.
Secondo la tua esperienza, il percorso di studi che dovresti scegliere per diventare mua è il trampolino giusto per il mondo del lavoro?
Penso che dipenda dalle esigenze, quindi dal settore dove siamo intenzionati ad inserirci. E’ opportuno anche tenere in considerazione che la formazione è un processo continuo e fondamentale nella vita di un individuo, quindi è anche importante continuare ad imparare lì dove abbiamo delle carenze o anche per approfondire argomenti già noti.
Come pensi di utilizzare le competenze acquisite durante il corso nella tua futura carriera come make up artist?
Ovviamente è opportuno saper scegliere le conoscenze giuste dal nostro repertorio per poterle adattare a seconda della situazione, sia per lavoro, per un consiglio ad un’amica o per migliorare noi stessi.
Che cosa significa per te studiare nell’Accademia Stefano Anselmo e come hai vissuto le lezioni con il Maestro che l’ha fondata?
Studiare in Accademia Stefano Anselmo è stata oltre che una grandissima esperienza di formazione, una lezione di vita. E’ stato fantastico poter avere a che fare con un personale qualificato e pronto a soddisfare ogni nostra esigenza. In particolare ho avuto l’onore di incontrare il maestro Stefano e porto dentro ancora tutte le emozioni provate di fronte ad una così grande personalità.
Quali esperienze hai avuto modo di fare durante gli studi di makeup?
Ho partecipato al video tributo per il grandissimo Virgil Abloh, stilista, designer e direttore creativo di Louis Vuitton e Off White fino alla sua prematura scomparsa nel 2021. Per questa occasione abbiamo provveduto al make up e alla skin care dei vari modelli per la realizzazione del video. La seconda uscita extra didattica l’ho fatta in collaborazione con Crazy Pizza: il nostro compito è stato truccare il personale e i clienti del locale. Fantastico è stato l’evento in collaborazione con la fiera della calzatura MISAF. Qui abbiamo non solo realizzato acconciature, pieghe e make up fotografici per shooting pubblicitari, ma abbiamo anche collaborato con gli studenti dell’IFDA (Italian Fashion & Design Academy) per la miglior riuscita del lavoro. Sempre con gli studenti dell’IFDA abbiamo realizzato make up per shooting fotografici su modelle di agenzia come supporto per il loro esame finale.
Inoltre ho avuto l’occasione di poter collaborare con una docente dell’Accademia Stefano Anselmo. In tale occasione abbiamo offerto non solo trucchi personalizzati, ma anche consulenze di self-make up per i dipendenti della clinica estetica Image s.r.l. Qui abbiamo fornito consigli di trucco per consentire una miglior esperienza quotidiana con il maquillage.
Quali consigli daresti ad altri che stanno considerando di frequentare un corso di questo tipo?
Consiglio assolutamente di frequentare un corso di trucco completo se si è realmente interessati in quest’ambito. Importante è scegliere un corso che sia professionale e completo, ricco di esperienze extra curriculari in ambito.
Qual è stato l’esame di make up più difficile che hai sostenuto e perchè?
Gli esami in itinere e il carico di lavoro erano decisamente fattibili, soprattutto seguendo passo passo le indicazioni dei docenti e le loro spiegazioni. Penso di aver riscontrato più difficoltà per quanto riguarda l’esame finale. Ognuna di noi, partendo da un tema preciso, doveva creare e organizzare interamente il suo progetto, compreso di abito, accessori, maquillage, acconciatura e ricerca di una modella adatta. Le varie parti del tema dovevano essere motivate e interconnesse tra loro. Quindi abbiamo modificato più volte il progetto iniziale per renderlo più pertinente e opportuno possibile.
Come ti senti adesso rispetto alla tua sicurezza nel trucco rispetto a prima di frequentare il corso di make up artist professionale e in che modo pensi che questo possa influenzare la tua carriera futura?
Sicuramente ho delle basi molto più solide, fondate su vere e proprie teorie di chiaroscuro e tecniche d’uso varie. Tutto ciò che facciamo con il trucco, per quanto possa sembrare il contrario, lo motiviamo sempre, anche dal più semplice rossetto o eyeliner, nulla viene applicato a caso. Nella carriera lavorativa sapere come, dove e perché applicare il trucco è ciò che fa la differenza a livello professionale, così come l’ascolto per capire le esigenze del cliente o datore di lavoro.
Raccontaci il progetto durante il tuo corso annuale di makeup di cui vai più fiera.
Sarebbe difficile scegliere siccome abbiamo eseguito tanti lavori diversi per categorie. I miei lavori preferiti spaziano da una mano che simula una ferita sino ai tendini, a vari make up creativi frutto di immaginazione e di una rielaborazione di tendenze passate. Molto bello è stato anche realizzare make up professionali seguendo indicazioni e moodboard degli stylist.
Perché consiglieresti l’Accademia Stefano Anselmo?
Consiglierei Accademia Stefano Anselmo per la professionalità dell’ambiente e dei docenti, per le esperienze in itinere e per il livello di conoscenze acquisite durante l’anno.
Quali sono le tue paure più grandi per il futuro e quali invece le convinzioni che hai acquisito.
Sicuramente l’incertezza data dall’ambito lavorativo non aiuta, le figure professionali che aspirano a questo genere di lavoro sono molte e ormai abbiamo già visto e rivisitato tutto, quindi anche la ricerca dell’originalità diventa un lavoro complesso. Per quanto riguarda le convinzioni, c’è da dire che l’ambito beauty è in continua crescita ed espansione quindi vi sarà sempre un’alta richiesta di personale.
Cosa ti mancherà di più della vita in accademia?
Mi mancherà molto il clima sereno di gioco e lavoro durante la pratica, i miei fantastici compagni e la professionalità e disponibilità dei docenti. L’accoglienza e l’armonia in accademia sono stati fattori fondamentali per una serena permanenza e per la riuscita di un apprendimento ottimale.
Ringraziando Veronica per il suo prezioso racconto sul corso annuale di makeup, le facciamo un grosso in bocca al lupo!
E se anche tu vuoi provare l’ammissione al corso di trucco che ha frequentato Veronica, scrivici qui