Cos’è la dermopigmentazione? Come diventare dermopigmentista

Scopriamo insieme le caratteristiche principali della dermopigmentazione

La dermopigmentazione è una procedura estetica ampiamente diffusa, specialmente al giorno d’oggi, ed utilizzata da clienti di ogni genere ed età. Questa tecnica abbastanza recente è in grado di operare su più fronti per risolvere problemi di varia natura, a partire dalla correzione di discromie sull’epidermide sino all’intervento su cicatrici e smagliature.

Le numerose applicazioni della dermopigmentazione hanno contribuito alla sua diffusione in numerosi centri estetici nei quali è possibile effettuare questa moderna ed interessante tecnica. 

Quali zone si possono trattare con questa tecnica?

Questa tecnica ha differenti utilizzi ed è sicuramente questo uno dei motivi che la rende così diffusa ed amata ai più. Primo fra tutti vi è il trattamento per la pigmentazione delle sopracciglia, particolarmente in voga tra le ragazze e le donne di ogni età per via del risultato ultra naturale e tuttavia duraturo in grado di simulare un make up semi-permanente, ma non solo. Con la dermopigmentazione è infatti possibile correggere discromie presenti sul viso, attenuare rossori e trattare le couperose in modo semplice garantendo un effetto in grado di perdurare nel corso del tempo.

Oltre a queste sue applicazioni puramente estetiche esiste anche la dermopigmentazione paramedicale, indicata per il trattamento di cicatrici post-operatorie, smagliature e zone del corpo dove si desidera ripristinare il colore iniziale della propria pelle.

Infine, uno degli utilizzi più amati specialmente dagli uomini è quello indirizzato al trattamento delle zone affette da calvizia ed alopecia: con la dermopigmentazione è infatti possibile simulare la crescita pilifera su zone come cranio, fronte, tempie e nuca favorendo al contempo il ripristino di un aspetto sano e al contempo naturale.

Grazie a questa tecnica è possibile ottenere risultati incredibili ed andare ad agire laddove vi è la necessità per aiutare ciascun cliente a sentirsi più sicuro e a suo agio con la propria estetica, senza ovviamente arrecare danno o peggiorare la situazione preesistente.

Quanto dura la dermopigmentazione?

La dermopigmentazione, a differenza del tradizionale tatuaggio, non è definitiva, ma dura solo qualche anno (dai 7 ai 10). Ciò avviene, poiché i pigmenti utilizzati vanno meno in profondità nella pelle e possono essere espulsi con maggiore facilità dall’organismo. In realtà, la durata del trucco permanente varia a seconda di diversi fattori, primo fra tutti il tipo di pelle. Infatti, gli inchiostri vengono trattenuti meno dalle pelli grasse e da quelle molto secche, che, screpolandosi, portano via parte dei pigmenti, fino alla loro completa eliminazione.

Inoltre, chi pratica molta attività fisica tende a secernere sudore in grande quantità, creando delle condizioni estremamente sfavorevoli per il mantenimento del colore iniettato. Lo stesso accade a chi frequenta la piscina e mette la propria cute costantemente a contatto con il cloro. Anche le lampade abbronzanti ed i raggi solari hanno un effetto negativo sul pigmento, in quanto tendono a scurirlo notevolmente, alterandone l’effetto iniziale.

Per preservare il trucco permanente è importante anche evitare trattamenti esfolianti ed eccessive pulizie del viso, attuando una detersione della pelle delicata e poco aggressiva. E ancora, non assumere anticoagulanti o farmaci cortisonici. Tuttavia, molto dipende anche dal professionista che attua il tatuaggio sopracciliare, poiché se fatto a regola d’arte avrà più probabilità di resistere agli attacchi del tempo e di agevolare il trattenimento del colore inserito nel derma.

Dermopigmentazione: prima e dopo

Che sia la prima seduta o un ritocco, dopo avere effettuato ciascun trattamento di trucco permanente, la condizione della zona trattata passerà attraverso queste diverse fasi:

  • Fase 1 – Ossidazione: il pigmento a contatto con l’aria inizierà a ossidarsi e a scurire, esattamente come quanto accade una mela una volta tagliata che al contatto con l’ossigeno scurisce.
  • Fase 2Cicatrizzazione: la comparsa delle crosticine può avvenire già dal secondo giorno, le sopracciglia sembreranno più spesse, presenteranno una patina che tenderà a seccare e cadere, portando via il pigmento superficiale (il colore che sembra cadere non è quello innestato, ma quello che è rimasto nella parte più superficiale). Queste crosticine, che dureranno 5/7 giorni a seconda dell’età e delle caratteristiche della pelle, devono cadere naturalmente, senza essere grattate o sfregate, altrimenti si rischia di portare davvero via il pigmento più profondo.
  • Fase 3 –Apparente scolorimento: una volta naturalmente cadute le crosticine, il colore sottostante sembrerà sparito del tutto o risulterà molto molto schiarito. Questo è solo un fenomeno transitorio dovuto alla rigenerazione della pelle.
  • Fase 4 – Guarigione: nei giorni seguenti il colore riaffiora lentamente e potrà impiegare dai 14 ai 40 giorni variabili da persona a persona per tornare alla normalità. Il colore riaffiorerà in superficie ma sarà comunque più chiaro del lavoro appena eseguito. In genere dopo il primo trattamento si perde parte del colore, proprio perchè il nostro sistema immunitario lo elimina, per questo sono sempre necessari uno o due ritocchi, in relazione al tipo di pelle.

Imparare a fare la dermopigmentazione

Diventare dermopigmentista non è semplice in quanto ci sono diverse specialità che fanno parte del mondo della dermopigmentazione, eccone solo alcune:

La tecnica del microblading

Il microblading è una tecnica Manuale di dermopigmentazione con cui è possibile realizzare, delineare, ridefinire o ricostruire sopracciglia effetto pelo molto naturali e realistiche. Il trattamento si mette in pratica con uno strumento manuale chiamato tool. Con la punta del tool, formata da una fila di aghi posizionati a formare una sorta di lama, si tatuano i peli incidendoli sulla pelle. L’approccio al microblading è abbastanza semplice, in quanto con pochi ed economici strumenti, si può iniziare subito a lavorare e si ha un rientro dell’investimento relativamente immediato in quanto una gran numero di clienti richiede questo trattamento.

Trucco permanente con dermografo

Il trucco permanente (o semipermanente che significa la stessa cosa) è una tecnica di dermopigmentazione che identifica tutte quelle tecniche che simulano il make up per sopracciglia, labbra ed eyeliner, che si mettono in pratica con il dermografo. Il dermografo è uno strumento elettromeccanico simile al macchinario di un tatuatore, ma molto più delicato, che si usa per effettuare trucco permanente che è a tutti gli effetti un tatuaggio che si attua utilizzando colori bio riassorbibili. È uno strumento molto versatile che permette di operare in vari settori della dermopigmentazione, partendo dal classico trucco permanente per il viso, sopracciglia, labbra e eyeliner, fino ad arrivare alla tricopigmentazione (tatuaggio dei capelli e pelo come ad es. effetto rasato per i capelli), al recupero cicatrici con il paramedicale.

Quale corso scegliere per diventare dermopigmentista?

Se hai deciso di intraprendere questa strada non ha importanza da quale corso partire, importante è comprendere che un dermopigmentista dovrà padroneggiare prima o poi tutte le tecniche per essere completo.

Unica differenza tra corso di microblading e trucco permanente è che il microblading economicamente richiede meno impegno, in quanto nel kit che si riceve al corso in genere troverai tutto quello che ti occorre per svolgere la professione. Con il corso di trucco permanente invece dovrai considerare oltre alla spesa del corso, quella del dermografo.
Non è consigliabile considerare corsi che “regalano” nel kit un dermografo in quanto in genere si tratta di strumenti poco professionali, spesso economici di provenienza asiatica, inadatti a dare sicurezza sia all’operatore che al cliente (un dermografo professionale può costare tra i 1000 e i 3000 euro.

Un ruolo nel successo del dermopigmentista lo svolgono i corsi  i docenti e le accademie.

Bene, è importante prima di tutto che i corsi che si frequentano preparino in modo adeguato i professionisti in modo da apprendere da subito basi solide per raggiungere l’eccellenza; corsi superficiali preparano professioniste superficiali ed è altresì importante che i docenti ci trasmettono la loro passione.

È fondamentale la reputazione della vostra accademia. Prediligete accademie strutturate che diano sicurezza nei protocolli e nei prodotti. Prima di frequentare un corso cercate sui social e attenzione ai prodotti rimarchiati, possono rovinare la vostra reputazione. I veri produttori di pigmenti in Italia sono massimo due, quindi occhio a rimarchiati provenienti da chissà dove.

Accademia Stefano Anselmo, ad esempio, propone diversi corsi per imparare le varie tecniche della cura di ciglia e sopracciglia. Scopri i corsi Master!

Per saperne di più contattaci, saremo felici di rispondere a tutte le tue domande e fornirti tutte le info sui prossimi corsi in partenza: