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Giochi di Trucco: che legame c’è tra make up e divertimento?
Si può parlare di Giochi di Trucco? Assolutamente sì! Ecco il pensiero di Stefano Anselmo per “non dimenticarci mai l’aspetto ludico della faccenda” cit
Il trucco, un’invenzione meravigliosa
Ecco svelato il pensiero del Maestro Stefano Anselmo riguardo al rapporto tra divertimento e make-up nei giochi di trucco:
“Essere belli o più belli aiuta sicuramente a stare meglio ed a sentirsi più felici. Ma, per carità, non prendiamoci troppo sul serio. Il trucco è un’invenzione meravigliosa, un giocattolo per grandi, imprevedibile e infinitamente vario, per il quale l’unica regola che conta è avere voglia di giocare: per questo parliamo di “giochi di trucco“! Oggi sappiamo che per una donna è più facile essere bella: bastano un minimo di buon gusto, astuzia, intelligenza e, soprattutto, un sano e sincero desiderio di migliorarsi. Una donna, non bellissima, può puntare sul fascino di una chioma fluente, da esibire con charme, o di belle gambe da “offrire” o lasciar scoprire…. e poi un modo di muoversi, di atteggiarsi e così via. Non di secondaria importanza sono la simpatia, la cultura, il sex-appeal e un certo non so che di magico, tale da far dimenticare certi piccoli difetti ed evidenziare solamente i lati migliori.
Col trucco, si ottiene molto (a volte moltissimo): alcuni gravi inestetismi, apparentemente irrisolvibili, possono venir cancellati o notevolmente alleggeriti, altri, sebbene meno evidenti, non riusciamo nemmeno ad attenuarli. Col trucco si disegna una “nuova facciata” su quella reale e, perché quella nuova sembri credibile, bisogna che essa prevalga su quella originale, agendo sulle “forme”, sui volumi e sul colore. Guardate intorno a voi, ispiratevi ed imparate ad attingere liberamente da tutto ciò che può contribuire a costruirvi una “nuova identità” in esclusiva. Perché sostenere, ottusamente, che la tal forma di naso, ad esempio, è fuori dalla norma o quella pelle, troppo chiara o troppo scura. Così facendo il nasino all’insù diventa sicuramente il più bello: il principe azzurro alto, biondo e con gli occhi azzurri; i cattivi piccoli, brutti e neri. Dimenticando che Grimilde, per il cui viso i disegnatori si ispirarono a Greta Garbo, era di gran lunga più attraente di Biancaneve: l’una bella e affascinante, l’altra semplicemente carina.
Imparare a giocare con il Trucco per divertirsi
Imparate a giocare con il vostro volto scoprendo le vostre facce “nascoste” come hanno fatto le star della moda e della musica: le mille facce di Madonna, di Linda Evangelista, della nostra Anna Oxa e quanti look ha cambiato in passato la Mina dei grandi show televisivi: il nemico peggiore è l’assuefazione: l’essere abituati a vedere sempre e solo quella faccia riflessa nello specchio: il “Ma quello non sono io!”, è una frase senza senso perché la componente più importante dell’immagine finale è proprio la faccia della persona.
Ciò che costituisce i tratti essenziali di un “look” sono il colore ed il taglio dei capelli, la tonalità (chiara o scura) della pelle e delle labbra, il disegno delle sopracciglia e, naturalmente, il colore degli occhi. Ed è proprio qui che bisognerebbe cercare nuovi accostamenti. Una rossa o una bionda artificiale alle quali in genere si addicono tonalità calde, potrebbe acquistare maggior fascino indossando lenti castane o giallo occhio di tigre: meno ovvie delle verdi o azzurre, le lenti castane si sposerebbero meravigliosamente con un maquillage ed una acconciatura sui toni del miele.
Per non parlare di un look esotico, mediorientale ispirato alle cultura indiana, araba e dell’Asia minore. Cosa c’è di meglio di una scelta in tono (lenti marroni) o di “rottura” (lenti verdi). Al tempo stesso una bionda “fredda” viene valorizzata da un look glacciale, lenti a contatto comprese (Ma, per carità, non intonatele all’ombretto bensì alla dominante tonale dell’intero viso).
E di una mora dalla pelle bianchissima con sopracciglia folte e lenti blu-viola, cosa ne pensate? Per un ulteriore “tocco di classe” potreste fare il verso a Mekhi Lucky, indossando una lente di colore diverso per insinuare il dubbio negli osservatori più ortodossi: “Ma sono proprio diversi o lo sembrano solamente?” Oppure potreste tenerne in borsetta di colore diverso cambiandole durante la serata. Una sola per volta, però: cambiarle entrambe sarebbe un po’ banale, no?”.
Vediamo degli esempi di giochi di trucco per divertirci e sperimentare un pò:
Su Debora ho eseguito un trucco di trasformazione. Ragzza semplice non abituata al trucco e sempre all’acqua e sapone ha voluto vedere se era possibile, per una volta, trasformarsi in una diva sullo stile un po’ Instagram. E così abbiamo giocato…